PRIMA LEZIONE
Lavorazione di verdure, fondi aromatici, legumi e cereali
I cereali I cerali presentano un fusto eretto, chiamato culmo, cavo internamente e di altezza variabile a seconda della specie e della varietà. Le foglie hanno forma lanceolata e nervature parallele e si originano dai nodi, avvolgendo con una guaina parte del fusto. L’apparato radicale è fascicolato, abbastanza superficiale, ed è costituito da radici primarie, che si originano dal seme, e da radici secondarie, che si sviluppano dai primi nodi interrati del fusto. Queste ultime sono le più importanti per l’assorbimento dell’acqua e delle sostanze nutritive e per il sostegno della pianta. Nel riso esiste un parenchima aerifero che consente alla pianta di vivere in sommersione.
Nel mondo i cerali occupano circa il 50% della superficie a seminativo e sono coltivati in tutti i continenti. In Italia coprono il 45% della superficie a seminativo.
Le specie più importanti di cerali appartengono alla famiglia delle graminacee e sono:
Cereali | microtermi (o vernini) | Cereali | macrotermi (o estivi) | ||
Frumento | Triticum spp. | Riso | Oryza sativa | ||
Orzo | Hordeum vulgare | Mais | Zea mays | ||
Avena | Avena spp. | Sorgo | Sorghum vulgare | ||
Segale | Secale cereale |
L'avena è una graminacea annuale, alta 60-150 cm; si semina a fine settembre e si raccoglie in maggio. Le produzioni medie di granella si aggirano sulle 2-3 t per ettaro.
L'avena è utilizzata prevalentemente nell'alimentazione del bestiame, soprattutto dei cavalli, sia come granella (biada) che come paglia.
Tra
i cereali, la segale occupa uno degli ultimi posti nel mondo sia per
superficie investita che per produzione.
La sua coltivazione è
ancora abbastanza diffusa in Russia, in Polonia, in Germania, In
Cecoslovacchia e negli USA. Per la sua resistenza alle basse
temperature la segale è presente anche in Paesi molto freddi
come la Norvegia.
In Italia le regioni più interessate alla
coltura sono la Lombardia, il Piemonte e il Trentino. Le rese per
ettaro sono di 2,5 t.
Resiste bene ai freddi invernali, alla
siccità ed è poco esigente in fatto di sostanze
nutritive.
La semina avviene in settembre-ottobre e la raccolta
della granella fra la fine di giugno e i primi di luglio.
La
farina di segale è impiegata nella panificazione da sola
oppure mescolata con quella di frumento.
Lavorazione di verdure
La mise en place prevede:Le verdure
Verdure sbianchite
La sbianchitura è un processo per cui, grazie al passaggio prima in acqua bollente e poi in acqua ghiacciata del prodotto (infatti questo procedimento non è usato solo per le verdure), riusciamo a dare una prima cottura all’alimento senza alterare gusto(quindi mantenendo inalterate le proprietà nutritive), colore (in quanto la clorofilla presente all’interno,quindi il colore dell’alimento viene fissato con il passaggio in acqua ghiacciata) e consistenza (in quanto il ghiaccio ne ferma la cottura, mantenendone la croccantezza). Possiamo fare lo stesso con altri alimenti come mandorle e noci per toglierne la pellicina, e alcune verdure, come cipolle, rape e cavolini di Bruxelles, per eliminarne il sapore acre o amaro, oppure con dei dadini di pancetta grassa per toglierne l'eccesso di sale. Ricordiamoci inoltre che anche per un buon fritto è bene dapprima bianchire, poi pastellare e poi friggere.
Verdure bollite
La bollitura di un alimento, in questo specifico, verdura, è il passaggio di quest’ultimo in acqua che bolle (proporzione 1 a 10) fino a cottura ultimata.
Cottura in bianchetto
La seguente tipologia di cottura si effettua quando si trattano alimenti da cuocere in bianco, ossia in un composto di olio, farina e limone stemperato a freddo in acqua. Una volta pulite le verdure da trattare le immergiamo nel composto bollente e lasciamo cuocere. Giova ricordare che se le verdure dovessero essere raffreddate quest’operazione va fatta lasciandole all’interno del liquido di cottura Semplicemente il limone ci serve affinché i tannini delle verdure vengano eliminati, mentre l’olio e la farina isoleranno con una pellicola le verdure affinché non possano annerirsi.
La dose per 1 litro d’acqua è : 2 cucchiai olio, 6 gr. sale, 20 gr. farina. Ricordate che per 100 gr. di prodotto abbiamo bisogno di circa 1 litro di composto
Concassè
Prendere dei pomodori, e avendo cura di inciderli sul fondo con un coltellino gettarli in acqua bollente per circa 15 secondi. Scolare e passare in acqua ghiacciata. Tagliare in quattro il pomodoro e togliere l’acqua di vegetazione avendo cura di tenerla da parte. Fare dei filetti e tagliare a brunoise
I legumi
Le fave
Pianta erbacea perenne di natura spontanea originaria del bacino Mediterraneo di coltivazione antichissima. In Italia e' un legume scarsamente utilizzato, tranne che in alcuni piatti tipici liguri, nel centro Italia dove si mangiano fresche con il pecorino e nel meridione. In Puglia e Lucania le fave secche decorticate si mangiano ancora oggi secondo un'antica ricetta (cotte, passate al setaccio e condite con erbe aromatiche ed olio extravergine d'oliva, accompagnate da un contorno di ortaggi di stagione) che probabilmente risale all'Egitto dei Faraoni. In Oriente ed in Africa sopravvivono gli estimatori di questo legume, dove fanno ad esempio il "medames" che e' uno stufato condito con olio, succo di limone ed aglio e va servito bollente. Anche le fave sono ricche ferro, fosforo, calcio e di vitamine del gruppo B. Le fave, in special modo fresche, possono provocare nelle persone carenti di un enzima nei globuli rossi (la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi), una forma di anemia chiamata favismo, diffusa in alcune aree geografiche tra cui il sud Italia e la Sardegna. Secche, per essere consumate devono rimanere in ammollo per circa sei ore e cuocere per circa un'ora.
Le lenticchie
Fra i primi legumi consumati dall'uomo, le lenticchie associano una grande digeribilità ad un alto contenuto di amido rispetto alle altre leguminose, sono tra i più ricchi di proteine, ferro, calcio, fosforo. I suoi germogli sono ricchi di vitamina C. Le lenticchie, svolgono una azione altamente nutrizionale e si caratterizzano come eupeptiche, toniche, remineralizzanti, diuretiche, lassative, depurative e galattagoghe. Aiutano a regolarizzare il tasso di zuccheri nel sangue, hanno un'azione anticolesterolo. Ne esistono diverse varietà, ma le più usate sono la verde e la gialla, con i semi più grandi, che devono rimanere in ammollo per circa tre ore, e la rossa a semi piccoli, che può essere utilizzata subito. Il tempo di cottura è di circa quarantacinque minuti.
I lupini
Originari del bacino mediterraneo, e noti agli antichi romani che li compravano gia' cotti in chioschi all'aperto, e' una leguminosa del genere Lupinus che conta varie specie; tra esse la più comune e' il lupino bianco che cresce anche in Italia. Poi c'e' il lupino azzurro, dal seme di colore grigio con puntini neri, e il lupino giallo dai semi bianchi e tondi, In Italia i lupini sono raramente consumati, vengono venduti, nel centro Italia, gia' cotti all'angolo delle strade o serviti tostati con l'aperitivo. Come cibo giornaliero sono consumati in Africa (Egitto) e in Asia. Sono ricchi di proteine, amidi e zuccheri, ferro, calcio, fosforo e vitamine del gruppo B. I lupini hanno un alto potere ipoglicemizzante. I lupini possono essere consumati solo dopo un lungo periodo di ammollo, in acqua corrente, e bollitura in acqua salata per la presenza di un alcaloide (la lupanina) che conferisce ai lupini un sapore spiccatamente amaro. Oggi la ricerca agronomica ha messo a punto una varieta' priva di alcaloidi, aumentando cosi la possibilita' di utilizzazione di questi legumi.
I piselli
L'origine dei piselli non e' ben definita, perché si trovano diffusi in po' ovunque, anche se la coltivazione risulta che ebbe inizio in Europa. Sono state trovate tracce della presenza di questo legume nelle piramidi d'Egitto, nelle rovine di Troia e negli scavi di Halicat (5500 a.C.). Consumati freschi, secchi o surgelati i piselli sono fra i legumi maggiormente digeribili e saporiti. I piselli freschi sono i legumi più ricchi di vitamina A, B2, C, calcio e sono indicati in un'alimentazione ipocalorica., sono rimineralizzanti, influiscono positivamente sulle funzioni intestinali e sull'apparato cardiovascolare. I piselli secchi per essere cucinati devono rimanere in ammollo dalle quattro alle sei ore e la cottura e' di circa trentacinque minuti.
La soja
Originaria dell'Estremo Oriente, dove e' conosciuta da quattromila anni, oggi la soia e' diffusa nelle due Americhe, che sono le maggiori produttrici, poi viene la Russia, l'Europa e l'Australia. La sua composizione nutrizionale e' diversa dai consueti legumi. Ha un'elevatissima percentuale di proteine di qualita' superiore agli altri legumi, in quanto, le sue proteine, sono ben bilanciate in aminoacidi essenziali, assai assimilabili e digeribili, tali da essere competitive con le cosiddette proteine nobili della carne. Altri suoi costituenti sono: grassi, glucidi, fibra, vitamine idrosolubili, liposolubili e sali minerali. In particolare i grassi contenuti nella soia sono giudicati assai salutari per la totale assenza di colesterolo, per l'elevato rapporto grassi polinsaturi/saturi e la presenza di lecitina. La soia viene venduta in grani essiccati nelle varieta' gialla, verde rossa e nera. La soia gialla e' utilizzata per la preparazione del latte, formaggio, ecc., la soia verde si presta soprattutto per la preparazione di germogli, alimento ricchissimo in vitamine e sali minerali, la soia rossa (azuki hokaido) e' indicata nella preparazioni curative e culinarie e la soia nera, che e' usata per scopi curativi. Grazie alla sua versatilita' possiamo mangiare, senza accorgercene, soia in cento modi diversi: sotto forma di fagioli, germogli, latte, "formaggio", "carne", salsa (tamari, shoyu), olio, farina, spaghetti, pane, gelati, dolci, etc.. La soia prima di essere consumata va tenuta in ammollo per circa dodici ore mentre la cottura e' di circa due ore.
I fondi di cottura
Per ottenere dei buoni fondi bisogna rispettare alcune regole:Cotture base (temp. al cuore dell’ alimento)
Le ricette – 1° lezione (temp. al cuore dell’ alimento
Ricordati
Per sbianchire le melanzane si passano nel latte freddo e poi nel ghiaccio
Megio un forno elettrico NON ventilato
Invece del prezzemolo usate l'aneto
Le uova NON si conservano in frigo né vanno mai lavate
Brodo: inizio cottura in acqua fredda
Bollito: inizio cottura in acqua calda
Roastbeef : si raffredda nella stagnola
Cipolla : dorata è mediamente dolce (centro), rossa è dolce (sud) bianca è marcata (nord)
Cavolo: quello romano è verde e a punte, il siciliano è verde a palla
Aneto è il finocchio selvatico, ed è preferibile al prezzemolo
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